potrebbe
(a sottovoce)
che sta andando meglio
che sta andando meglio
potrebbe andar meglio
( serie preoccupazioni varie)
decisamente meglio
decisamente meglio
3
(candeline)
cose dell' Aldo mondo compie 3 anni e raddoppia
cose dell' Aldo mondo compie 3 anni e raddoppia
Amo leggere
le tue lettere d' amore
amo ridere
almeno quanto odio sentirti piangere
solo uno sguardo
a volte arriva in ritardo
servono parole
buone
luci per vedersi di notte
suoni da sussurrare ai capelli
e sospendersi
tra stelle comete e nuvole
è partito democratico
(ma non c' ha la benzina)
sono partito democratico e non torno indietro, così cita uno degli slogan pro PD.
Da parte mia posso dire che ero partito Democratico(Cristiano) votando alle elezioni europee del '89 Rosy Bindi, ho proseguito il mio viaggio elettoralpolitico, secondo coscienza, verso lidi più mancini e ieri sono (momentaneamente) "tornato indietro" rivotando Rosy Bindi,come segretario del PD.
Non che sia servito molto, evidentemente questa voglia di cambiamento (cioè scegliere non il leader designato dai capo partito) esiste solo nelle chiacchiere di quelli dell' "è tutto un magna magna" e che magari sono quelli che servono, lasciano magnare e non sparecchiano la tavola.
sono partito democratico e non torno indietro, così cita uno degli slogan pro PD.
Da parte mia posso dire che ero partito Democratico(Cristiano) votando alle elezioni europee del '89 Rosy Bindi, ho proseguito il mio viaggio elettoralpolitico, secondo coscienza, verso lidi più mancini e ieri sono (momentaneamente) "tornato indietro" rivotando Rosy Bindi,come segretario del PD.
Non che sia servito molto, evidentemente questa voglia di cambiamento (cioè scegliere non il leader designato dai capo partito) esiste solo nelle chiacchiere di quelli dell' "è tutto un magna magna" e che magari sono quelli che servono, lasciano magnare e non sparecchiano la tavola.
postato da: kktilnovello alle ore 23:01 | link | commenti
categorie: politica, rosy bindi, partito democratico
categorie: politica, rosy bindi, partito democratico
di voci, di immagini
(e di altre cose)
La settimana diVoci di Tenebra Azzurra è passata e io tra una cosa e l'altra sono riuscito a ad andare solo alla serata dedicata al dialetto.
In un Teatro Fellini non stracolmo è stato possibile assistere: al mini concerto di Luisa Cottifogli in "Rumì", ottima performance vocale come era lecito aspettarsi dalla voce dei Quintorigo, qui libera dal confronto col mai sufficientemente rimpianto De Leo, curioso a tratti ma a mio parere poco entusismante l' uso del dialetto romagnolo abbinato a sonorità esotiche. Alla breve esibizione di un Quinzan emozionato nel duetto con la Cottifogli, e poi con due dei suoi brani migliori,il valzer "Zavaj" eseguto solo avoce e chitarra (Tarroni) che per questo ha perso molto del suo fascino e una migliore esibizione finale di"Ste d' astè" accompagnata dai Faxtet.
Finita la parte "musicale i Faxtet sono rimasti sul palco ad accompagnare il recitato di Giuseppe Bellosi (poeta e studioso di cultura dialettale romagnola) che ha declamato i versi dei poeti romagnoli Guerra, Galli, Pedretti e Baldini, e infine la recita del poemetto "Invel" a opera dell' autoreGiovanni Nadiani.
Una seconda parte di serata molto bella, rivelatrice (se mai ce ne fosse stato bisogno) che il dialetto romagnolo è una "lingua viva" che nulla ha da invidiare ai più abituali napoletano, romano e compagnia televisiva.
In questi giorno ho avuto modo di ascoltare l' ultimo cd deiRadio Dervish, "L'Immagine di Te" : ciò che appare subito evidente è l' influenza della produzione a opera di Franco Battiato, cosa in sè
non sorprendente e nemmeno negativa perchè da tempo i Radio Dervish sono collocabili tra i "satelliti Battiatiani".
Certo che dopo un' opera imprescindibile come "In Search of Simurgh" il ritorno a un suono più commerciale (più pop che world music) non può che far storcere leggermente il naso e comunque nessuno dei nuovi brani pare aver quell'impatto emotivo dato da molti dei vecchi brani pre "Simurgh"
Da segnalare tra i brani, una spiazzante partecipazione di Caparezza,che sa tanto di primi anni 90 quando era uso usufruire del rap Jovanottiano per "ringiovanire" una canzone (molto) melodica.
A me mi piace la Mescalina
...soprattutto quelli che la fanno :-)
La settimana diVoci di Tenebra Azzurra è passata e io tra una cosa e l'altra sono riuscito a ad andare solo alla serata dedicata al dialetto.
In un Teatro Fellini non stracolmo è stato possibile assistere: al mini concerto di Luisa Cottifogli in "Rumì", ottima performance vocale come era lecito aspettarsi dalla voce dei Quintorigo, qui libera dal confronto col mai sufficientemente rimpianto De Leo, curioso a tratti ma a mio parere poco entusismante l' uso del dialetto romagnolo abbinato a sonorità esotiche. Alla breve esibizione di un Quinzan emozionato nel duetto con la Cottifogli, e poi con due dei suoi brani migliori,il valzer "Zavaj" eseguto solo avoce e chitarra (Tarroni) che per questo ha perso molto del suo fascino e una migliore esibizione finale di"Ste d' astè" accompagnata dai Faxtet.
Finita la parte "musicale i Faxtet sono rimasti sul palco ad accompagnare il recitato di Giuseppe Bellosi (poeta e studioso di cultura dialettale romagnola) che ha declamato i versi dei poeti romagnoli Guerra, Galli, Pedretti e Baldini, e infine la recita del poemetto "Invel" a opera dell' autoreGiovanni Nadiani.
Una seconda parte di serata molto bella, rivelatrice (se mai ce ne fosse stato bisogno) che il dialetto romagnolo è una "lingua viva" che nulla ha da invidiare ai più abituali napoletano, romano e compagnia televisiva.
In questi giorno ho avuto modo di ascoltare l' ultimo cd deiRadio Dervish, "L'Immagine di Te" : ciò che appare subito evidente è l' influenza della produzione a opera di Franco Battiato, cosa in sè
non sorprendente e nemmeno negativa perchè da tempo i Radio Dervish sono collocabili tra i "satelliti Battiatiani".
Certo che dopo un' opera imprescindibile come "In Search of Simurgh" il ritorno a un suono più commerciale (più pop che world music) non può che far storcere leggermente il naso e comunque nessuno dei nuovi brani pare aver quell'impatto emotivo dato da molti dei vecchi brani pre "Simurgh"
Da segnalare tra i brani, una spiazzante partecipazione di Caparezza,che sa tanto di primi anni 90 quando era uso usufruire del rap Jovanottiano per "ringiovanire" una canzone (molto) melodica.
A me mi piace la Mescalina
...soprattutto quelli che la fanno :-)
postato da: kktilnovello alle ore 22:26 | link | commenti
categorie: musica, mescalina, radio dervish
categorie: musica, mescalina, radio dervish
Bloby
(ci sono, non ci sono, ci sono, non ci sono,...)
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